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Campagna Dior Autumn-Winter 2023-2024

Maria Grazia Chiuri continua a esplorare il ruolo e l’essenza dell’abbigliamento nel suo rapporto con il corpo e la moda con la linea ready-to-wear Autunno-Inverno 2023-2024 di Dior.

Ridisegnando le forme fondanti del guardaroba degli anni ’50, la Direttrice Creativa celebra più che mai la storia di Dior e l’eleganza parigina attorno a tre personalità straordinarie: Catherine Dior, Édith Piaf e Juliette Gréco. Figure iconiche guidate da uno spirito di indipendenza, audacia e libertà, il tutto riflesso in una campagna unica.


Considerato che l’etica del design di Chiuri è radicata nel concetto di potere femminile e indipendenza, fare riferimento alla vita di Catherine Dior non dovrebbe sorprendere. Mentre era la sorella minore del leggendario couturier, la vita di Catherine era tutt’altro che protetta. Durante la seconda guerra mondiale si unì alla Resistenza francese e divenne determinante nella trasmissione di rapporti da Parigi a Londra. Insieme ad altri 26 membri della Resistenza, Catherine venne arrestata e tenuta prigioniera dalla Gestapo per quasi un anno, sottoposta a torture mentali e fisiche. Tuttavia, ciò non le ha impedito di testimoniare contro gli ufficiali della Gestapo una volta liberata e le sono state giustamente assegnate numerose medaglie al valore, tra cui la Medaglia del Re per il coraggio nella causa della libertà, la Croce del combattente e altro ancora.

Insieme alla sorella di Dior, anche le cantanti e tesori nazionali francesi Édith Piaf e Juliette Gréco (che furono anche figure strumentali all’interno del movimento della Resistenza) hanno ispirato la campagna. Lo si vede nello stile che contrasta con tutto il glamour e le difficoltà dei guardaroba parigini degli anni ’50. Facendo riferimento a un’epoca parigina in cui la forza e la perseveranza avevano la meglio su tutto, è un capitolo importante nella storia di Christian Dior che Chiuri non vuole mettere in ombra.


Una (ri)lettura dell’allure Dior che prende vita attraverso una serie di scatti della fotografa e direttrice artistica Brigitte Niedermair, che esaltano una femminilità reinventata, potente, quasi ribelle. Tra luci e ombre, l’arredamento è raffinato e grafico, con un pizzico di colori vivaci che riecheggiano quelli che punteggiano sottilmente la collezione – rubino, smeraldo, blu – che contrastano con le sfumature del nero che valorizzano i capi.

I modelli uniscono passato e futuro: motivi leopardati e pied de poule – eterni fondamentali Dior – adornano cappotti così come gonne lunghe, mentre tessuti stropicciati, impreziositi da fili metallici, sublimano gli outfit, rispecchiando l’inventiva costantemente rinnovata degli Atelier. Emblemi della silhouette Bar, gli abiti “a corolla” avvolgono il corpo e ricordano le femmes-fleurs di Christian Dior. Intrise di influenze retrò e ultramoderne, le borse si distinguono per le loro curve rigorose e senza tempo, sottolineate da delicate rifiniture, come la Dior Key o le Dior Toujours. Una (ri)lettura virtuosa dello stile Dior, che fonde tradizione e fascino contemporaneo.

 

 

See the serie here: LINK

 

credits:

Designer: Maria grazia chiuri

photographer: brigitte niedermair

models: abény nhial, ana oliveira, florencia mayer, maryel uchida, sophia lisboa

styling: elin svahn

make up: peter philips

hair: oliver schawalder

manicure: magali buisson

set design: alex boc

 

fonti:

www.dior.com
www.fashionpress.it
www.showstudio.com